5° lunedì del mese! (agosto 2020) – India, Ayurveda e Azzurra!
- Sara Hoban
- 31 ago 2020
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 28 set 2020
Buongiorno a tutti!
Eccezionalmente il mese di agosto di quest’anno ha cinque lunedì e quindi, avendo avuto ospite a casa mia in questi giorni mia nipote, ho deciso di scrivere del suo viaggio in India, legato alla sua esperienza nel campo dell’Ayurveda. Azzurra Desideri abita a Spoleto, in Umbria e da due anni frequenta una nota scuola di Ayurveda a Milano. L’anno scorso ha fatto un viaggio di due settimane nel Kerala in India, organizzato dalla scuola milanese, per sperimentare da vicino ciò che studiava a Milano e per conoscere di persona alcuni maestri dell’Ayurveda. Il Kèrala o Keralam (malayalam, Kēraḷaṁ) è uno Stato dell'India meridionale, che occupa una stretta striscia della costa sud-occidentale del Paese. Chiamato Keralam dai suoi abitanti, il Kèrala è lo Stato indiano con il tasso di alfabetizzazione più elevato (oltre il 90% della popolazione). Gli abitanti del Kerala sono circa 33.500.000 e la superficie del Kerala è di 38.863 km2 (per avere un metro di paragone, la superficie dell’Italia è di 302.073 km2 e circa 60.238.000 di abitanti, quella della Slovenia 20.273 km2 e circa 2.089.000 di abitanti). Il Kerala è diviso in 14 distretti. La scuola che ha frequentato Azzurra è situata nel distretto del Thrissur.

India e lo stato del Kerala in rosso

Distretto del Thrissur
Qui potete leggere l’intervista fatta ad Azzurra mercoledì 19 agosto di quest’anno.
Io: Azzurra, dimmi il perché della tua scelta di studiare l’Ayurveda.
Azzurra: Ho sempre amato massaggiare, prendermi cura di me e dell'altro. Ho sempre amato l'India, lo yoga tradizionale e le antiche scritture. Avevo bisogno di maestri che mi guidassero in queste scoperte e cercavo di far luce sulle consapevolezze che stavano emergendo in me! Prima di iscrivermi alla scuola di ayurveda a Milano, ho frequentato un’altra scuola a Roma, ma la strada della vita mi ha portato a conoscere i fondatori della scuola di Milano che mi hanno conquistata con il piano di studi della loro scuola. Era ciò che cercavo e perciò ho deciso di cambiare direzione e ne sono felice!
Io: Azzurra, puoi parlarmi per favore della tua esperienza di studentessa di Ayurveda e soprattutto del tuo viaggio in India in un centro di medicina ayurvedica?
Azzurra: Certamente, si tratta di un seminario nel Kerala, nel distretto del Thrissur, un percorso di studi che è durato due settimane in un centro di medicina ayurvedica, seguito da un medico e da una dottoressa, marito e moglie che praticano l’ayurveda da una trentina d’anni. C’è stata tanta condivisione tra maestri e noi allievi. Eravamo tutti sullo stesso piano.
Che dire dell’India….l’India è una terra, come tanti la descrivono, mistica ed è vero. A me personalmente mi ha portato nel mio profondo per poi rivelarmi nell’essenza. Mi è rimasto molto impresso il fatto di rimanere scalzi tutto il giorno, non portare tanti gioielli, non servivano. In questo modo l’ego si smonta, si affievolisce…non so come spiegarlo…la materia serve e non serve. Non so se mi sono spiegata.
Io: Immagino che tu abbia voluto dire che all’ego piace circondarsi di fronzoli, bugie, specchietti per le allodole, ma il percorso che facevate era mirato per andare all’essenza delle cose e l’ego è solo un impedimento. E’ così?
Azzurra: Si, è così! Gli Indiani sono persone, almeno quelle che ho conosciuto io, con abbondanza di cuore, abbondanza di spirito e donano prosperità dovunque vai. Nel Kerala ci sono chiese cattoliche, chiese ortodosse, la religione è mista e sono tutti legati dalla spiritualità non dalla religione. Il percorso che ho fatto, mi ha cambiata, mi ha portato all’essenza e quest’essenza si è rivelata una fonte di vero aiuto anche nello studio dell’ayurveda e anche nello studio della mia personalità, che nella società in cui viviamo, in Europa, è una personalità falsa, un falso sé. Non perché in India non ci siano falsi sé, però in Europa, la società, la scuola, le religioni ti impongono un po’ la costruzione del tuo sé che poi non è tuo, ma è un falso sé. Per me in india è crollato tutto, ho messo in discussione tutta me stessa in una terra che accoglie tutto! Quindi ho potuto donare tutte le mie disperazioni alla Terra e poi trasformarle.
Io: A proposito di trasformazione, mi avevi accennato ad una trasformazione delle cellule in te, potresti spiegarmi meglio questo accadimento?
Azzurra: Si, certo! Abbiamo passato una giornata in un centro di nome Isha Foundation che si trova vicino al Kerala. Abbiamo viaggiato per due ore in autobus. Gli autobus in India….è tutta un’altra storia… sfrecciano, quasi a sfiorarsi! Noi ne avevamo uno privato, con Dolby surround e lucine disco! Il ragazzo che ci accompagnava ogni giorno a scuola era sorridente e ci faceva ascoltare musica indo-trash! Da ridere! I bus soliti, per la città, erano stracolmi di gente che saliva in corsa. Altri bus delle scuole, oscillavano a suon di musica e le ragazze in divisa con dei super sorrisi ballavano, ma quando vedevano un turista occidentale quasi si vergognavano! Comunque il nostro bus ci ha portato in questo posto che è una scuola di Yoga e meditazione fondata da Sadhguru (https://www.innerengineering.com/sadhguru) e la presenza di questo Maestro ha trasformato le mie cellule. Io ho sentito questa trasformazione in me. Lui l’ha fatto solo con la sua presenza. Ho avvertito un cambiamento che arrivava dal basso verso l’alto. In quel luogo ho sentito la mia essenza. E’ stato un cambiamento vibrazionale, sotto tanti aspetti sottili che poi si sono trasferiti anche sul piano materiale.
Io: Quando è avvenuto tutto ciò: durante una meditazione, alla presenza del Maestro, oppure come?
Azzurra: Ci sono stati vari momenti, dall’entrata a questo posto, dove ti spogli delle scarpe, di tutte le cose che senti superflue. Il primo step è stata una purificazione con incensi, l’acqua, i fiori. Si recitava un mantra per cinque minuti. Questo mantra è un sottofondo continuo ad Isha. E’ una purificazione. Dopo questa prima purificazione entri nel primo tempio, accolto da un serpente che è la Kundalini. Si tratta di un arco grandissimo e piano piano ti addentri nei vari templi. Il primo tempio è il tempio della Yoni (vagina) e fai il giro attorno a questa Yoni e la veneri e li c’è il fuoco sacro dove tu ti benedici con il fuoco sacro e quello è un altro step di purificazione, di contatto con l’energia femminile. Poi c’è la vasca con l’acqua – prima il fuoco, poi l’acqua dove uomini e donne si spogliano nudi, indossano una tunica di colore arancio e si immergono in questa acqua di mercurio. Fanno le loro preghiere, io non sono potuta entrare a causa del ciclo, ma mi è bastato stare la ad osservare. Avrei dovuto fare tante scale che era come scendere nella tua anima, nel tuo inconscio, nella tua essenza e poi risalire purificata. E questa purificazione ti porta a poter entrare nel tempio del Lingham (pene) che è una sorta di venerazione e ti scegli un posto a sedere e hai cinque minuti di tempo per fare una meditazione, una preghiera con i mantra in sottofondo. Ci sono tanti giovani ospiti del centro, studenti di Yoga, Ayurveda e fanno delle pratiche. Li è normale stare in silenzio. E’ una cosa che mi è rimasta molto impressa. Appena entrata nel tempio del Lingham, ho percepito un cambio di cellule. Si dice che quando stai alla presenza di un Maestro il tuo DNA cambia. Succede che il Maestro destruttura il tuo DNA e lo ricrea così come tu devi essere! Questa è stata un’esperienza che è difficile raccontarla a parole, però chi l’ha provata, chi ha avuto la fortuna di stare vicino ad un Maestro, ad una persona spiritualmente elevata, sa che ti cambia l’aura, ti cambia! Ti cambia anche sul livello materiale. A me ha dato tanta creatività. Prima ero bloccata. Ha aperto il mio cuore a nuove esperienze , mi ha dato più forza fisica, mentale, spirituale!

Alberi di cocco ad Isha Foundation
Io: E’ un’esperienza magnifica! Sento il tuo entusiasmo mentre parli!
Azzurra: Si, e non ho detto tutto! Ancora oggi mi ritornano delle immagini, emozioni che ho provato li.
Io: Quando ti ascolto parlare di del Centro di meditazione Isha ho l’impressione che li si entra in un’altra dimensione, e così?
Azzurra: Si, è come una bolla. E’ un’ altra vibrazione. A Isha tutti cantano. Basta solo una persona che medita per cinque minuti a far star bene le persone intorno a lei, figuriamoci in un centro come quello dove meditano tutti! In quei giorni c’era anche Sadhguru che non si è fatto vedere, ma si è fatto “sentire”. Li c’è la telepatia. Esprimi un bisogno e la persona che hai davanti ti accoglie in quel tuo bisogno. Mi è capitato anche questo. Le energie sottili viaggiano veloci. Loro vivono continuamente nella spiritualità, nel gesto sacro. Ogni gesto è sacro. Se devo dire qualcosa dell’India è: abbondanza, accoglienza, amore.

Azzurra e la statua di Shiva all'Isha Foundation
Io: Racconta la tua esperienza nei ristoranti!
Azzurra: Si! Siamo stati in un ristorante dove andavano a mangiare molti Italiani ed Europei. Ci siamo andate con una mia amica, abbiamo preso un Tuc-tuc che viaggiava a 40 km orari e sfrecciava tra il caos della città e siamo andate a cena in questo ristorante, dove si mangia tutti insieme. Tu ordini la tua cena e non stai in un tavolo da solo, ti unisci a intere famiglie, alle coppie. A me è capitato di stare con le coppie di marito e moglie che mi avevano invitata al loro tavolo e mi hanno offerto il loro cibo mentre aspettavo le mie portate! Mi sono sentita a casa. E’ un’altra dimensione! Una dimensione di pace, amore e condivisione!

Foglia di banano che rappresenta la lingua e i sei sapori
Io: Vivere così è gioioso, aumenta l’autostima!
Azzurra: …e la compassione. Non vivi più nei centri bassi, ma vivi dal quarto chakra in su! E questo lo porti dietro per un bel po’! Un’altra cosa importante che mi ha insegnato l’India è la costanza nei rituali che prima non avevo e quindi la fede nei rituali. Anche solo cinque minuti per me stessa sono importanti. Ormai non posso più farne a meno. Ho bisogno di questi cinque minuti. Chiudo gli occhi e mi ritrovo li, tra quelle emozioni, i profumi, le voci delle persone, la lingua che mi incuriosisce molto. Ci sono molte lingue nel Kerala. In cinque minuti col Tuc-tuc o dieci minuti a piedi ho sentito tante lingue!

Tuc - tuc
Io: Questo viaggio in India è stato organizzato dalla scuola di Ayurveda di Milano che tu frequenti.
Azzurra: Si, è una scuola che dura quattro anni e si esce o Tecnici/Terapisti Ayurvedici o Medici Ayurvedici, a seconda dei titoli che possiedi. L’ambito degli studi spazia dalla storia alla filosofia dell’India, al sanscrito di base, all’alimentazione, alle terapie di oleazione.
Io: Grazie Azzurra per questa tua testimonianza preziosa e chissà che un giorno non si possa andare insieme in India!

Azzurra mentre cucina
E ora, cari amici, quale strada migliore, se non la musica, per entrare nell’atmosfera indiana e più precisamente nell’atmosfera dell’ Isha Foundation! Cliccate su questo link https://www.youtube.com/watch?v=Fh53p0Tnnxg e buon ascolto!
Buon inizio di settimana a tutti e come sempre attendo vostri commenti, riflessioni, appunti…
Comments