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4° lunedì del mese – La fiaba, il racconto, la poesia….l’amore per i fumetti!

Aggiornamento: 31 dic 2020


Cari tutti! Buon lunedì, buon inizio di settimana!


Il Natale è alle nostre spalle, la Luce è arrivata, il portale è aperto, siamo nell’Era dell’Acquario e ora sta a noi ad attingere alla luce infinita che da ora in poi non smetterà più di scendere tra noi! Quindi prepariamoci a cambiamenti epocali! Come già scritto negli articoli precedenti sul mio blog, se la civiltà continuerà con la cultura patricentrica/maschilista, distruggerà la terra. E se distruggerà la terra non c’è futuro.

Quindi è arrivato il momento di darci una mossa, guardarci dentro, guardare la nostra ombra e illuminarla! C’è da fare, c’è tanto da fare – la ricerca interiore non finisce mai! In verità credo che ognuno di noi, nel suo intimo, ascoltandosi, sa quali sono le cose che lo aiutano nella sua crescita spirituale e quali sono le cose che lo fanno arretrare e scendere nel basso.


Io mi accorgo che tante volte mi dimentico di CHIEDERE. “Chiedi e ti sarà dato”, disse Gesù 2000 anni fa. Tante volte ho paura di chiedere troppo. Non mi sento “degna” – dico tra me e me: Gesù non ha tempo da perdere con te. Invece Gesù è felice di ascoltare le nostre richieste! È la fede che ci manca. Il modo di vivere occidentale ha sradicato la fede dai nostri cuori. La scienza vuole comandare su tutto!


Einstein ha parlato di un’energia molto più potente di quella atomica: l’amore e la volontà! Sono le stesse parole che ha pronunciato Gesù. Possiamo sperimentare ogni giorno la forza dell’amore – in questo periodo dell’anno è ancora più potente, poiché nell’etere si forma una grande egregora (= forma pensiero collettiva) collegata all’amore che influenza milioni di persone nel periodo natalizio. Ma le egregore possono essere anche intrise di odio, invidia, egoismo, pensieri negativi e ossessivi che influenzano milioni di persone e le portano ad essere razzisti, violenti e addirittura a commettere genocidi. In questo caso mi piace pensare che anche una sola piccola candela illumina il buio più buio che c’è! Figuriamoci 100, 1000, 10000 e più candele! Le candele siamo noi! Uniti nella luce possiamo illuminare il mondo!


Quindi, forza, basta lamentarsi, armiamoci di amore e diffondiamolo nelle nostre famiglie e nel mondo! La cosa più importante è tenere il nostro fuoco/luce interiore sempre accesa, e attingerci nei momenti più bui! Non aspettare che siano gli altri "a tirarci su", ma attingere nel nostro intimo più profondo, scovare il nostro fuoco interiore e alimentarlo sempre - non lasciamo che si spenga! Come si alimenta il nostro fuoco interiore? Con l'amore, con la meditazione, con il Reiki, con la consapevolezza, con la creatività....eccetera!


Spero che abbiate passato delle belle giornate, immersi nell’intimità famigliare. Da noi, a Gorizia, il giorno di Natale è stata una giornata scandita dalla pioggia e dalle nuvole basse. Poi, il pomeriggio è iniziato a soffiare il vento che ha spazzato via le nuvole e ci siamo trovati a Santo Stefano con un cielo terso e limpido, ideale per stare all’aria aperta!


Bene!


Detto ciò passo all’argomento di questo lunedì: la fiaba, il racconto, la poesia e oggi aggiungo: il fumetto!! A proposito, sapete perché si chiamano “fumetti”? Perché le battute stanno dentro a una nuvoletta di fumo!


Si, il fumetto! Amo i fumetti.


Da piccola divoravo i fumetti: Topolino, Intrepido, Monello, Alan Ford, Lanciostory, Tex, Zagor, Sturmtruppen, Lupo Alberto, Asterix…..


Mi ricordo che ce li scambiavamo col mio vicino di casa: avevamo si e no otto, nove anni: lui mi mostrava la copertina di un fumetto e io gli dicevo si o no – si, se l’avevo già letto e no se non l’avevo ancora letto e quindi me lo passava oltre la rete. E la stessa cosa facevo io con i miei fumetti.


Passavo ore a leggere i fumetti. Mi hanno accompagnata durante l’infanzia e l’adolescenza. Poi ci sono stati anni in cui non li leggevo più, ma con l’arrivo di mio figlio Jan, Topolino è ricomparso nella nostra casa!


Poi di nuovo anni senza fumetti, fino ad arrivare ad un giorno, nel anno 2002, in cui entrai in un’edicola a Morgnano

Gea sconfigge il Corono virus



di Spoleto e sbirciai sugli espositori e fu un fumetto ad attrarre la mia attenzione: GEA, n.6: L’orco di Luca Enoch. Lo comprai e fu amore a prima vista! Lo lessi tutto d’un fiato e volli subito leggere anche i numeri antecedenti a quello! Visitai il sito di Sergio Bonelli che era l’editore del fumetto in questione e ordinai i fumetti di Gea dal numero 1 al numero 5. Li lessi lentamente, senza fretta. Uno al giorno. Sapevo che dopo averli letti, avrei dovuto aspettare dai 5 ai 6 ai 7 mesi mesi (!!!!!) per l’uscita del prossimo numero. Si, perché Gea non era un fumetto come Tex o Topolino che usciva settimanalmente. Ma vi rendete conto? 6 mesi per leggere il proseguimento della storia!!! Per fortuna ogni numero era una storia a se stante con un inizio e una fine, però c’era un filo rosso che coinvolgeva tutti i personaggi e i rapporti tra di loro che continuava di numero in numero con sviluppi a volte imprevedibili. Ero curiosa di leggere lo sviluppo che avrebbe dato Enoch ai suoi personaggi. Quindi, ho acquistato Gea a partire dall’anno 2002 sino all’anno 2007! Semestrale. Il primo numero di Gea è uscita in edicola nel mese di giugno del 1999.



Luca Enoch, ideatore, soggetista, sceneggiatore e disegnatore di GEA


Ed ora due parole trovate su Wikipedia e sul sito di Sergio Benelli su GEA, il fumetto di Luca Enoch:


Gea è una ragazza adolescente che rimasta orfana vive in un loft da sola (se si esclude la compagnia sfuggente di tre folletti), frequenta la scuola pubblica, suona il basso in una banda di coetanei, pratica il kendō e la scherma e soprattutto difende l'equilibrio del pianeta Terra (del suo universo e di tutti quelli che lo compenetrano) respingendo le creature di altre dimensioni che pericolosamente passano la soglia tra il loro mondo e quello "umano".


Copertina del primo numero di GEA


Gea fa parte della Casta dei Baluardi, è affetta da fotofobia e acromatopsia, come tutti quelli che condividono la sua missione, e per questo motivo non si separa mai dai suoi occhiali da sole; la sua arma è una spada magica che nasconde nel suo basso; viene aiutata nel suo operato da un gatto nero di nome Cagliostro, sulla cui fronte compare una "stella" bianca in caso di eventuali intrusi dimensionali; prende ordini da un misterioso coordinatore che lei chiama lo "zio", che coordina l'attività di tutti i Baluardi in azione.



Gea e il suo gatto Cagliostro


Molte delle caratteristiche di Gea ricordano quelle che, ai tempi dell'inquisizione erano associate alle streghe: il sesso femminile, il gatto, le scienze esoteriche, la mancanza di rispetto per le convenzioni sociali, la libertà sessuale.

Le creature intrusive sono quelle note della mitologia (Orchi, Ciclopi, Centauri, Satiri, i Naga, divinità indiane ecc.).

La missione di Gea è leggermente ambigua: in teoria deve impedire il contatto tra diversi mondi e dunque anche il possibile scambio culturale ed affettivo tra chi vive nelle diverse dimensioni, Gea però non interpreta alla lettera i regolamenti e accetta talvolta la presenza illegale di "clandestini" non pericolosi nel proprio mondo; questo è dovuto alla sua discendenza matrilineare che in genere è portata ad accogliere il diverso piuttosto che ad aggredirlo.


I demoni, la razza nemica, sarebbero i grandi antagonisti di Gea. Specie aggressiva e volta all'espansione minacciano di invadere anche il mondo "umano" avvalendosi come testa di ponte della Diva, esponente della loro specie, che, come copertura, dirige in forma umana una casa di moda.


Gea sconfigge un demone


La Diva fa parte di una Triade di demoni, Lilu, Ardat-Lili (la Diva, appunto) e Lilitu, che coordinano i tentativi di intrusione e di invasione della terra da parte della loro razza.

A loro volta i baluardi costituiscono un vero e proprio mondo, se pure in costante contatto con il più vasto mondo circostante: oltre ai baluardi normali, che controllano un determinato territorio, vi sono gli eliminatori (di rango più elevato ed armati di alabarda), i pesanti (bikers puzzolenti e volgari, dediti ad ogni piacere terreno ed in particolare alla birra), gli scalzi (asceti di rango elevatissimo) e presumibilmente altri ancora che non compaiono nella narrazione.



Un Arconte


Nel corso della narrazione tuttavia diventa sempre più difficile distinguere tra "buoni" e "cattivi": si scopre che anche i diavoli hanno le proprie ragioni e che il dubbio serpeggia attraverso gli stessi baluardi, che in alcuni casi sospettano di essere non già i difensori della Terra e dell'equilibrio del Multiverso, bensì i guardiani dei privilegi di una casta di viaggiatori dimensionali che teme di perdere il potere. Tale dubbio non verrà sciolto nemmeno alla fine, ma resta aleggiante su tutta la narrazione: alcuni dei personaggi inizialmente positivi cambiano nel corso del tempo e iniziano a commettere vere e proprie atrocità giustificandole con le necessità di guerra, mentre altri personaggi che hanno lavorato per l'invasione iniziano ad opporsi allo sterminio sistematico del nemico. La psicologia dei personaggi è quindi dinamica e, in generale, approfondita e varia: accanto ad alcuni cliché, in genere ben riusciti, vi sono molti tratteggi di personalità complesse e sfaccettate, che interagiscono tra loro in modi non prevedibili.


Le storie di Enoch comunque presentano in forma allegorica gli attuali malesseri sociali come la xenofobia e la violenza verso gli inermi, temi che hanno contraddistinto in maniera particolare i numeri intermedi.

Gea con Cagliosto all'attacco dei mostri


Gli aiutanti di Gea sono a loro volta potenzialmente oggetto di discriminazione: il suo partner Leonardo è rimasto paraplegico in seguito ad un incidente, mentre l'amico Sigfrido è omosessuale dichiarato nonché "orca". E così ancora Ahmad, il "poliziotto buono", è nato in un campo profughi palestinese e il "personaggio buffo" Frank Diderot detto Diddly nel corso della serie scopre di non essere umano, ma di far parte di una razza aliena. L'impegno civile nelle storie di Gea si integra con tutte le tematiche che fanno parte dell'esistenza: le problematiche della crescita, le relazioni umane, la violenza, l'amicizia, la musica, la sessualità, ecc. Il risultato è un efficace mix narrativo in equilibrio fra tragedia e commedia.



La raccolta di "GEA"


Ricche e numerose sono le citazioni, particolarmente ricercate quelle che rimandano alla mitologia e all'esoterismo. Tutte queste componenti rendono il fumetto un prodotto assolutamente inusuale nel fumetto commerciale italiano negli ultimi anni.


Il periodo storico in cui si muove Gea è quello dei nostri giorni. I riferimenti musicali di Gea sono gli stessi dei ragazzi d'oggi: dai classici come Bruce Springsteen, Peter Gabriel, Jaco Pastorius agli emergenti come i Portishead, i Cranberries, Bjork. I poster con cui Gea tappezza il suo loft rappresentano opere di artisti moderni come Keith Haring o Hassan Massoudy.



Opera di Keith Haring

Opera di Hassan Massoudy

Nella storie di Gea, si riverberano le vicende locali e internazionali della nostra cronaca quotidiana; gli stessi «intrusi dimensionali», che formano vaste comunità occultate nel sottobosco cittadino, sono la controparte fantastica dei «nostri» immigrati clandestini che vengono in Europa a cercare condizioni di vita migliori.


Tara, un personaggio del fumetto


Nel fumetto di Gea trovavo argomenti che mi interessavano: esoterismo, lotta tra il bene e il male, musica (il personaggio di Gea suona il basso e ha una band), personaggi tratti dalle antiche scritture bibliche, dalla mitologia greca, problematiche della società attuale: forte immigrazione dai paesi poveri, problematiche ambientali, intolleranza xenofoba, violenza contro le frange più deboli, uso strumentale della pena di morte, i desaparecidos e tant’altro ancora!



E poi adoro il tratto di Luca Enoch, il suo senso dell’humour, la sua preparazione e profondità nell’affrontare problematiche attuali. Ogni tanto riprendo in mano i fumetti di Gea, e ogni volta trovo argomenti che magari nella lettura precedente non mi avevano colpita. Mi succede anche con i libri: la seconda , terza o quarta lettura mi rivelano cose che nelle altre letture non avevo notato, ma col fumetto succede qualcosa di più: ci vuole una doppia concentrazione – una per il testo e una per i disegni! L’arte pittorica mi affascina moltissimo! Ammiro i disegnatori di fumetti che con il loro tratto riescono a far vivere dei personaggi sulla carta! Nel caso di Gea, Luca Enoch è ideatore, soggettista, sceneggiatore e disegnatore del fumetto. Fa tutto da solo, insomma! Notevole, direi! Forse più semplice, per intendersi: nel momento in cui Enoch inventa la storia, sa già come l’illustrerà! Mentre nel caso in cui un fumetto viene pensato da uno sceneggiatore e disegnato da un'altra persona, tipo Tex Willer o Nathan Never, immagino che ci sia dietro tutto un lavoro (da parte dello sceneggiatore con il disegnatore) di comunicazione, per far capire al disegnatore che cos’è che si vuole rappresentare! Immagino che sia un'impresa non da poco!


Ecco, cari miei! Il mondo dei fumetti è un mondo parallelo, per me! Come lo è il mondo del teatro, della musica, del cinema, della letteratura, della poesia, la pittura, il mondo in cui si esprime la creatività umana! E’ una specie di creazione di una nuova realtà! Vi sembra poco?


E così siamo arrivati alla fine di quest'anno, il 2020! Un anno bisestile difficile per molti. Un anno che lascerà il segno in tutti noi. Una creatura invisibile all'occhio, chiamata Covid 19 ci ha costretto a fermarci. Ognuno di noi ha poi scelto come sfruttare questa fermata: riposando, lamentandosi, piangendo, disperandosi, creando, meditando, leggendo, scrivendo, danzando...ecc, ecc., ecc. Dal punto di vista economico per molte famiglie è stata una tragedia: fallimenti di società, perdite di lavoro. Il Covid è uno spartiacque. Nulla tornerà più com'era prima. In questo periodo mi sono resa conto di quant'è importante per me il contatto fisico con le persone. Mio marito è stato oggetto di tutti gli abbracci che non potevo ne dare ne ricevere dagli amici! Per fortuna c'era lui!!!!


Auguro a tutti un luminoso 2021!!! Arrivederci nell'anno nuovo!!!!


Smack!

 
 
 

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